No freedom, No rights

Nel 2009, Poster4tomorrow ha organizzato il primo concorso non competitivo intitolato “The pencil is mightier than the sword” che aveva come obiettivo la sensibilizzazione su un argomento molto particolare: creare poster per attirare l’attenzione e agire contro la repressione della libertà di espressione. 

Come recitava il brief: “La libertà di espressione è un diritto che il mondo occidentale dà per scontato. Ma in molti paesi, come l’Iran, persone innocenti sono perseguitate e imprigionate ogni giorno per le loro richieste di democrazia e libertà di stampa o per aver denunciato abusi dei diritti umani.”

(per maggiori informazioni si può visitare il sito posterfortomorrow)

La realizzazione del poster “No freedom, No rights” è stata quasi immediata. La limitazione della libertà di espressione mi ha fatto pensare immediatamente alla condizione femminile. Il burqua, una forma di mortificazione della donna e  rappresentato nella parte sinistra del poster, viene per così dire visto “in negativo” nella parte destra, in cui il viso della donna viene svelato, ma è la bocca ad essere coperta, in modo da far capire che comunque la si voglia vedere, la libertà di espressione viene comunque negata.

Il poster è stato scelto tra i 100 poster vincitori che sono stati esposti in 24 città del mondo a partire dal 10 dicembre 2009 ed è tuttora presente nel sito di Poster4tomorrow.

In Italia il poster è stato esposto alla Triennale di Milano.